CGV

29 aprile 2011

Una donnola sotto il mobile bar

Un collage di micro testi di Pinter che esplora la condizione umana.

Una donnola sotto il mobile bar

Un caleidoscopico collage di micro testi pinteriani che vanno dagli anni ‘50 del 1900 al 2002 e compongono un ritratto della condizione del mondo in cui viviamo.

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Dal 27 aprile al 1 maggio è in scena al Teatro Vascello “Una donnola sotto il mobile bar”, un’opera tratta da diversi testi del grande drammaturgo inglese Harold Pinter, noto per il suo teatro dell’assurdo. È un mosaico costituito da ben quattordici scene, interpretate da diciotto attori neodiplomati alla Link Academy, il cui direttore artistico è Alessandro Preziosi.

L’opera, diretta da Marcello Cotugno, è divisa in due atti, il primo è risultato abbastanza pesante e in parte difficile da seguire a causa dell’assurdità dei testi, una delle caratteristiche del teatro dell’assurdo di Pinter. La stessa frase che dà il titolo a questa messa in scena è stata oggetto di una ricerca ossessiva alla scoperta del suo significato: l’autore stesso rivelerà che non aveva nessun senso ma era una semplice “burletta”. La seconda parte è risultata molto più movimentata, ricca di azione, coinvolgente e più razionale.

È impossibile descrivervi in poche righe le diverse scene, così diverse tra loro, slegate da un filo logico (nessun errore di battitura!): allontanandoci dal particolare possiamo però individuare alcuni punti di contatto. La tematica di fondo è costituita dalla psiche umana, con tutte le sue ossessioni e deformazioni: gli sketch enfatizzano certe situazioni di normale vita quotidiana (incomprensioni tra coniugi, tra lavoratori e datori di lavoro, tra amici) portandole all’eccesso, fino a farle diventare incomprensibili in alcuni punti.

Il paradossale e l’assurdo diventano gli spazi vuoti che lo spettatore in qualche modo è costretto a riempire con il proprio io, pena l’incomprensione.

Gli attori, sottolineiamo di nuovo, tutti neodiplomati, dunque alla loro prima esperienza professionale, hanno dimostrato ampiamente le loro capacità, competenze e poliedricità.

Le nostre uniche criticità riguardano la durata dell’intero spettacolo, eccessivamente lunga (quasi tre ore, esclusa una pausa di 20 minuti!). Trattandosi di teatro dell’assurdo lo spettatore incontra una difficoltà intrinseca nel rapportarsi con la rappresentazione, infatti potrebbe trovarsi impreparato di fronte a questa tipologia di teatro.

Carlo Guglielmo Vitale

orari: dal martedì al sabato ore 21 domenica ore 17

prezzi: euro 18,00 intero, 15,00 ridotto nostri convenzionati, 12,00 ridotto under 26 over 65, 10,00 scuole

prenotazioni e informazioni: email [email protected] [email protected] - telefono 065898031, 06 5881021

Come raggiungerci: Il Teatro Vascello si trova in Via G. Carini 78 a Monteverde Vecchio a Roma sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo.