CGV

29 agosto 2005

Tu chiamami Peter

Una parodia della vita di Peter Sellers, con caos e ironia melodrammatica.

Recensioni film estivi

Tu chiamami Peter

Il più strano e incomprensibile che abbia mai visto: così potrei definire questo film che ho visto in anteprima l’11 agosto. Un film che ho visto quasi per caso e di cui sapevo solo il genere, una commedia. Alla fine ho scoperto che è una parodia della vita dell’attore inglese Peter Sellers protagonista de “La pantera rosa”, sposatosi ben quattro volte e morto di infarto prematuramente. La trama del film forma un caos incomprensibile di trasformazioni, travestimenti, spezzoni di film e flash di vita quotidiana: tutto incollato da una sottile ironia melodrammatica. La critica non ne è rimasta particolarmente colpita, sia perché «vediamo sempre un uomo […] molto immaturo e mai all’altezza delle situazioni», sia perché «basato su una biografia acida e non autorizzata». Se come me non sapevate chi fosse questo “Peter” è meglio non vederlo, invece vederlo con la consapevolezza di non passare del tempo a “divertirsi” (nel senso più letterale del termine) forse trasmette qualcos’altro.

La Caduta

Gli ultimi giorni di vita di Hitler nel bunker di Berlino: così si può riassumere in una frase un film che non si vede certo per la trama, forse per vedere che prodotto è riuscito a confezionare il cinema tedesco infatti il film è interamente tedesco. Trasmette sentimenti di orrore e di pietà (non certo per i “cattivi”!), rappresentando in maniera realistica gli istanti finali della Seconda Guerra Mondiale. L’attore che impersona Hitler è straordinario per la mimica dei gesti (Bruno Ganz, classe 1941, ha partecipato ultimamente per i film “Pane e Tulipani” e “Luther”) e per la somiglianza del viso. Un film che fa capire cosa è stata quella guerra e, sicuramente, le altre avvenute successivamente (e che avvengono tuttora). Un film che riflette sia il punto di vista prettamente militare, sia quello civile ben peggiore: dopo sessant’anni di storia ancora le guerre continuano ignorando il fiume di vittime versato in questo secolo (e non solo…).

Herbie il superMaggiolino

Uscito il 26 agosto 2005, questa simpatica avventura con protagonista un vecchio Maggiolino Volkswagen “spiritato” chiamato Herbie, è l’ultimo di una serie di quattro film prodotti dalla Disney tra il ’69 e l’‘80. La trama è semplice e lineare, senza troppe pretese, mira solo a far passare un po’ di tempo divertendosi strappando qua e là una risata. Il simpatico Maggiolino bianco numero 53 possiede un “anima” che gli permette di muovere i fari (i suoi occhi) e di decidere dove andare e a quale velocità. Dotato di simili “poteri” l’automobile permette al suo “pilota” di raggiungere alte velocità e di vincere eventuali gare automobilistiche. Un modo per sorridere un po’!