L’inaugurazione della mostra “Sergio Leone uno sguardo inedito”
In occasione del ventennale dalla morte del grande regista italiano e in concomitanza con l’apertura del Festival del Cinema di Roma è stata inaugurata la mostra-evento, un momento per ricordare i capolavori che hanno reso celebre il genere spaghetti-western.
Mercoledì 14 ottobre scorso è stata inaugurata la mostra “Sergio Leone uno sguardo inedito”, dedicata al grande regista italiano scomparso vent’anni fa. Alle 12.00 è stata presentata in anteprima alla stampa e alla famiglia Leone; alle 18.00 invece è avvenuta l’inaugurazione ufficiale in presenza del Sindaco di Roma Alemanno, del Presidente della Regione Lazio Marrazzo, del presidente della Fondazione Cinema per Roma Rondi, del premio Oscar Ennio Morricone, della famiglia Leone e dagli allestitori della scenografia Ferretti e Lo schiavo (entrambi premi Oscar).
La mostra è stata allestita nello Spazio Espositivo del parcheggio dell’auditorium: dopo alcuni minuti di attesa ecco finalmente l’arrivo del Sindaco e del Presidente della Regione, senza i quali non si poteva dare inizio all’evento. La parte antistante lo Spazio Espositivo era tappezzata da manifesti dei film di Sergio Leone, creando un’immagine di un muro metropolitano di periferia, all’interno invece ci accoglie la penombra. Un vero e proprio garage che si trasforma per trasmettere l’immagine di uno dei più importanti registi italiani degli ultimi decenni. L’originalità dell’allestimento è evidente: una “caverna” semioscura che racchiude il mito del cinema italiano illuminata qua e là dai video proiettati sulle pareti. Fotografie, spezzoni di film, pensieri del regista guidano il visitatore in un percorso breve ma profondo allo stesso tempo, mai noioso anche grazie agli spezzoni delle colonne sonore del grande maestro Ennio Morricone.
Al centro della sala sono presenti diverse casse di legno dalle quali fuoriescono nastri di pellicole cinematografiche, inoltre è presente una vettura di epoca tratta da una delle scene dei film. Non è poi possibile dimenticare il ritratto del regista dipinto dalla figlia Francesca: un quadro dominato dai colori marrone, bianco, nero che evidenzia i lineamenti e l’espressione del volto senza tuttavia realizzare un’immagine fotografica, un’immagine che sa di ricordo.
Alla mostra era presente anche Carlo Verdone, molto legato al regista, nonché lo scenografo di molti film di Sergio Leone, Carlo Leva.
Per chi fosse interessato alla visita ricordiamo che l’ingresso è gratuito, la mostra resterà aperta fino al 23 ottobre dalle 12.00 alle 18.00. La chiusura sarà prolungata fino alle 20.00 per i possessori del biglietto di una delle proiezioni del Festival del Cinema di Roma. Consigliamo vivamente questo tuffo nel passato in uno dei miti del cinema postmoderno.
Carlo Guglielmo vitale