Tra pochi mesi saremo chiamati a una scelta importante le cui conseguenze incideranno su tutto il bel paese: le elezioni politiche del 2006. Sono passati ben cinque anni dalle ultime del 2001 ed è cambiata nel frattempo l’intera geopolitica (terrorismo di matrice islamica), ma abbiamo in Italia problemi non oserei dire più importanti ma anch’essi importanti che non saranno risolti certamente dal nostro sistema politico, chiariamoci: ne destra ne sinistra si sono mai impegnati in maniera sufficiente e per motivi personali a cambiare il nostro paese. Ormai non nutro nessuna speranza in nessun partito politico, la mia scelta sarà difficile ma nemmeno troppo complessa perché non potrò scegliere qualcosa o qualcuno in cui mi identifico o con cui condivido dei valori. Le persone che si vedono identificate nel sistema politico (di destra o di sinistra) solitamente odiano (spero tra virgolette, ma nel frattempo ne dubito) gli avversari politici dei propri rappresentanti ma anche chi la pensa differentemente. Anch’io tempo fa facevo parte di costoro, anche se devo dire (senza nessuna vanteria) senza odiare veramente. La mia fiducia, forse a causa di una qualche “maturazione”, è calata ormai a zero; sono giunto ad un’amara conclusione che giudicherà qualcuno eccessivamente negativa: i politici non sono persone altruiste che si sacrificano per gli interessi del paese, invece è tutto il contrario o lo sono dall’inizio o lo diventano “egoisti” e alla ricerca dei propri interessi nonostante a volte facciano anche leggi per la nostra tutela. Non voglio continuare più con questa “denuncia”. Troppi soldi vengono sprecati dallo Stato in cose non di vitale importanza (vedi decoder digitale terrestre) invece di investire in ricerca, migliorare le condizioni di vita a chi è meno fortunato economicamente e fisicamente di altri.