Live Report: Tori Amos @ Auditorium Parco della Musica
Dopo due anni di assenza ritorna a Roma la regina del rock Tori Amos col suo Sinful Attraction Tour in occasione della pubblicazione del suo ultimo album Abnormally Attracted to Sin. Tori amos ha avuto un buon successo commerciale negli anni ’90 con gli album Little Earthquakes, Under the pink, From the Choirgirl Hotel; la sua produzione musicale continua a ritmo incessante con numeri di vendita di tutto rispetto.
Il concerto romano (unica tappa italiana insieme a Milano) è stato aperto da Foy Vance, un cantautore irlandese che nel 2006 ha pubblicato il suo primo singolo Gabriel and the Vagabond.
Si è fatta attendere parecchio Tori, ma la pazienza è stata ricompensata da un concerto lungo e intenso dalla durata di ben oltre due ore. Ha eseguito numerosi pezzi del suo ultimo lavoro tra i quali Fire To Your Plain, Fast Horse, Strong Black Vine, Give. Non sono mancati i grandi successi del suo passato come Crucify, Spark, Precious Things, Cornflake Girl, Siren, Playboy Mommy.
Tori Amos già a due anni suonava il pianoforte e a cinque anni vinse una borsa di studio in uno dei conservatori più prestigiosi d’America: questa sua grande abilità risulta evidente ai profani nel momento in cui riesce a suonare due pianoforti contemporaneamente posti l’uno di fronte all’altro! Inoltre riesce a suonare il piano nelle posizioni meno comode, facendo spettacolo visivo delle sue capacità. In questo suo tour è stata accompagnata dal batterista Matt Chamberlain e dal bassista e chitarrista Jon Evans.
Verso la fine dell’evento improvvisamente gli spettatori delle prime file si sono accalcati sotto il palco, trasformando l’atmosfera della sala Santa Cecilia dell’auditorium da classicheggiante a quella tipica di un concerto di un gruppo rock. È stato di lì fino alla fine un tripudio di emozioni intense e coinvolgenti catalizzate dal pubblico in piedi.
L’unica nota negativa da apporre riguarda il mixaggio che probabilmente ha esaltato troppo le percussioni, rendendo difficile capire i testi dei brani, almeno per quanto riguarda la nostra posizione d’ascolto.
Tori Amos si è rivelata come sempre una cantautrice difficilmente classificabile in un’etichetta predefinita, rappresenta sicuramente in pieno la musica alternative. Ogni sua opera si rivela una novità vera riuscendo a mantenere diversificate le canzoni di uno stesso album. La scelta dell’anno scorso di comporre musica in completa autonomia, staccandosi dunque dalla Epic records, ha dimostrato l’indipendenza della cantante dai gusti commerciali del momento che spesso influenza etichette e artisti.
Carlo Guglielmo vitale