CGV

16 aprile 2008

Last.fm: la rivoluzione musicale sociale

Last.fm offre un servizio di ascolto musicale personalizzato e sociale.

Last.fm: the social music revolution

Ascoltiamo la nostra musica preferita con una radio su misura per noi!

Recentemente Meltin’Pot ha trattato (sia in questa sede, sia sul cartaceo) della mancata music revolution di Qtrax, lo ricordiamo: il rappresentante del sito web aveva affermato di aver concluso accordi con le più grandi major mondiali per permettere ai propri utenti di scaricare musica gratis, con tutta una serie di limitazioni; all’ultimo momento le major hanno ritirato in blocco il loro sostegno, poiché non c’era stato nessun accordo in senso stretto.

Oggi invece trattiamo di Last.fm che permette di ascoltare musica, sempre con alcune limitazioni, che ha ottenuto finora un notevole successo in tutto il mondo: lo dimostrano i 15 milioni di iscritti!

Vediamo innanzitutto come funziona questo servizio: non possiamo ne’ scaricare ne’ scegliere la canzone precisa, non e’ questo l’obiettivo. Immaginiamo una radio creata su misura per noi e uniamoci una community di utenti in contatto tra loro, che possono creare gruppi di interesse: musica più social web.

Per ascoltare della musica inseriamo il nome di un artista e partirà una radio con artisti simili a quello inserito (può essere anche proprio quello), se fosse tutto qui sarebbe veramente poco: con la registrazione (richiede solo un nick e una password), invece potremo sfruttare le vere potenzialità di Last.fm.

Avremo la possibilità di scaricare il software di Last.fm, cosicché non saremo costretti a recarci ogni volta sul sito e a loggarci. E’ tutto molto semplice e intuitivo: aperto il programma e avviata una radio, inserendo il nome di un artista o un tag (pop, rock…), avremo a disposizione alcuni pulsanti che permetteranno al software di apprendere i nostri gusti: se una canzone ci disgusta bandiamola per sempre! Se ci piace possiamo inserirla nella nostra playlist o avvisare Last.fm della nostra preferenza; se invece non ci va di ascoltare in quel momento una canzone possiamo passare a quella successiva. Dopo circa due settimane di utilizzo il software avrà imparato un po’ i nostri gusti, più lo utilizzeremo più affinerà la sua precisione: dopo aver inserito almeno 15 brani in playlist, potremo ascoltare solo quei brani specifici.

Oltre all’ascolto della musica, il sito di Last.fm ci offre notevoli servizi supplementari: notizie sul cantante o sulla band, foto, videoclip, eventi musicali (concerti…), album, brani, maggiori ascoltatori tra gli utenti, artisti simili, classifiche dei brani più ascoltati, tag associati, articoli e considerazioni degli utenti.

Per quanto riguarda il lato social possiamo diventare amici di qualche vicino (cioè qualcuno con gusti simili); far parte o creare gruppi che ruotano intorno ad un interesse o ad un elemento condiviso (es. la nazionalità); scambiarci messaggi; il gustometro ci fa scoprire il nostro grado di compatibilità con gli altri utenti.

Sulla nostra pagina personale (visualizzabile da ogni utente) sono presenti statistiche relative ai brani o artisti più ascoltati, un diario personale, la playlist, i vicini…

Un’altra importante sezione del sito e’ quella relativa ai widgets, ovvero mini applicazioni per il nostro blog. Dal lettore di playlist al collage con le copertine degli album più ascoltati, dal gustometro al lettore di radio personalizzate: per chi ha una pagina Myspace o LiveJournal basterà cliccare sul pulsante adatto e sarà tutto automatico; invece per chi ha un blog con Wordpress o altro basterà copiare il codice generato nella pagina desiderata.

Ancora sulla pagina Build.Last.fm abbiamo a disposizione una serie di strumenti divertenti: ad esempio LastGraph, analizzando i nostri ascolti, crea un flusso colorato con evidenziati gli artisti ascoltati ma sono ben 122 le applicazioni tra cui scegliere!

Se vi piace particolarmente Last.fm potete passare alla versione a pagamento, molto economica, a soli €2,50 al mese che estende le possibilità di ascolto. Avrete a disposizione ben quattro stazioni radio: una personale, che include gli artisti che ci piacciono; una con i nostri brani preferiti, che abbiamo segnalato nel tempo al software; una con le canzoni ascoltate dai nostri vicini, chi ha gusti simili ai nostri; una con la musica consigliata, che possiamo modificare in alcuni parametri.

In conclusione possiamo affermare che Last.fm opera, come anche recita il suo motto, una vera e propria social music revolution: cambia il modo di fruizione della musica costruendo un’enorme community di persone attorno ad interessi musicali condivisi.

Carlo Guglielmo Vitale