CGV

29 agosto 2005

La casa dei fantasmi

Un film deludente con una trama banale e pochi momenti comici.

Films a noleggio

La casa dei fantasmi

Quando è uscito al cinema avrei voluto vedere questo film ma per il corso degli avvenimenti non ce l’ho fatta. Poco tempo fa sono riuscito a vederlo in dvd e devo dire che immaginavo qualcosa di migliore. Innanzitutto la trama è molto semplice e direi anche banale, inoltre non mi sembra molto comico (come era stato classificato): una delle poche cose ben riuscite del film sono gli effetti speciali che vengono svelati nei contenuti extra del dvd. Eddie Murphy fa da collante e tiene tutto unito, altrimenti sarebbe stato uno dei soliti film di seconda categoria: non vi consiglio di vederlo se non per gli effetti speciali, il che è un po’ poco.

Il protagonista del film è Jim Evers e sua moglie Sara, entrambi agenti immobiliari, che ricevono una richiesta di vendita di un vecchio maniero isolato. L’ambiente è un po’ spettrale (è presente anche un cimitero privato!) e la villa sembra abbandonata, invece all’interno conoscono il maggiordomo e il padrone della casa che riusciranno a trattenerli insieme ai figli (che erano andati coi genitori Jim e Sara) con la scusa della pioggia, tutta la notte. Ma le cose sono più complicate del previsto…

Un film che non è né comico né horror, ispiratosi alla casa dei fantasmi del parco Disneyland, che è stato un buco nell’acqua confermato anche dalla critica.

Memento

Leggendo una rivista sul cervello scoprii il titolo di questo film e quindi decisi di vedere com’era: su questa rivista si diceva solo che questo film raccontava la storia di un uomo che in seguito a un trauma imprecisato, aveva perso la capacità di memorizzare nuove informazioni. Mi aspettavo qualcosa di meglio, nonostante sia stato diretto da C. Nolan non mi è piaciuto granchè. Per fortuna non dura poi molto, circa 90 minuti, durante i quali si rivedono più volte le stesse scene magari leggermente cambiate rispetto alla prima volta. Si ha l’impressione di vedere un film al contrario, ma poi va un po’ avanti e si ritorna indietro inseguendo i ricordi frammentari e le esperienze di un uomo costretto a fare fotografie con una polaroid alle persone nuove che conosce e a scriverci sul retro chi sono e cosa vogliono. Tutto il film si basa sulla volontà di quest’uomo di uccidere l’uomo che ha violentato e ucciso sua moglie, ma alla fine non si capisce se l’aveva già fatto e non si ricordasse di averlo fatto. Il film riesce a trasmettere le sensazioni di un uomo dalla vita quasi impossibile che se non scrivesse nulla rifarebbe sempre le stesse cose in un ciclo inconsapevole e angosciante allo stesso tempo. Un film da vedere non certo per rilassarsi o per divertirsi, ma per capire un problema grave e per pensare: d’altra parte cosa aspettarsi da un film del filone drammatico? A voi la scelta se farvi un opinione, magari diversa dalla mia, o se non vederlo.

28 giorni dopo

E se vi dicessi direttamente di non vederlo? È uno dei pochi film che veramente non mi è piaciuto per niente: un misto tra fantascienza, drammatico e horror (sì c’è anche questo!). Quando è uscito al cinema lo scorso anno avrei voluto andare a vederlo, quindi poco tempo fa ho deciso di vederlo. Sapevo già che trattava di un epidemia che aveva decimato l’umanità e mi aspettavo un film di fantascienza ben fatto: è stato una delusione. La storia inizia con un gruppo, forse di ambientalisti radicali, che libera delle scimmie da un laboratorio, ignari del fatto che erano malate. Probabilmente erano contagiate dalla rabbia, infatti quest’epidemia si diffonde con il sangue; chi contrae la malattia impazzisce mordendo chi gli sta accanto e diffondendo ancora di più la terribile malattia. La scena riprende ventotto giorni dopo (da cui il titolo del film), quando un uomo si risveglia dal coma e si accorge che in giro non c’è più nessuno; incontrerà poi una donna e inizia la ricerca della salvezza…

Un film abbastanza noioso, lineare e molto prevedibile nel finale: non vi perderete assolutamente niente. Non vale né come film catastrofico né come film horror, insomma non guardatelo!

[Bozza in attesa di vedere Batman dell’’89]

Batman: i precedenti films

Dopo aver visto l’ultimo film di Batman (“Batman Begins”) ho deciso di vedere tutti gli altri films che sono stati prodotti su questo supereroe. Devo dire innanzitutto che nessuno supera l’ultimo che è stato creato, diverso per il suo realismo dai precedenti che invece sono abbastanza fantasiosi.

Il primo risale al 1966 e potete immaginarvi come faccia effetto vedere un film del genere dopo quasi quarant’anni: i costumi dei personaggi appaiono un po’ ridicoli, tanto che all’inizio mi sembrava una parodia! Tutto era molto fantasioso e alcune scene erano addirittura ironiche (ad esempio il momento in cui Batman non sa dove buttare una bomba che sta per esplodere nel porto).

Batman ricompare sugli schermi del cinema ben 23 anni dopo – nel 1989 – per opera di Tim Burton.

“Batman Returns” è il film che mi è piaciuto di meno, forse per l’ambientazione cupa, e

Nel 1995 Schumacker produce “Batman Forever” nel quale un acrobata, orfano della famiglia a causa del nemico di Batman “DueFacce”, ospitato da Bruce Wayne scopre il segreto custodito nella caverna sotto la villa. Questo ragazzo diventerà così il famoso Robin, partner di Batman.

Nel 1997 esce l’episodio successivo “Batman e Robin”, sempre ad opera di Schumacker. Questo film è forse il più fantastico e irreale di tutti, compaiono due nuovi nemici molto singolari: Mr Freeze e Xxxxx.