Gomorra - Viaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della camorra
Roberto Saviano
«Io so e ho le prove. E quindi racconto. Di queste verità»
Ecco un libro che apre gli occhi su una realtà di mafia: la camorra di Napoli. Abbiamo visto per giorni, settimane i morti di camorra. Improvvisamente ci si è accorti che c’è un pericolo in agguato, che la mafia esiste. In tutti i telegiornali esplodevano le morti di persone pregiudicate o innocenti, chi si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato veniva colpito nello scontro tra clan rivali. Poi il piano sicurezza per Napoli e infine tutto è sparito in un buco nero come per magia. La camorra e Napoli non ci sono più nei telegiornali e tutto ritorna nell’ombra di sempre. Forse mi sto facendo condizionare dallo stile di Roberto Saviano, uno stile asciutto e incalzante che ci porta nei quartieri di Napoli guidandoci nei meandri segreti di un’economia criminale potente. Forse è questa la forza e l’energia di quest’opera, l’analizzare la camorra (anzi il “Sistema” come viene chiamata dai suoi affiliati) sotto il profilo economico e anche militare. Saviano conosce bene la realtà della sua città: ha visto con i suoi occhi, ha raccolto testimonianze, si è informato sulle istruttorie e sugli esiti dei processi. Inoltre fa parte del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla camorra e sull’illegalità [www.osservatoriocamorra.org\], è dunque preparato a fondo sulla tematica che affronta. Da quando ha pubblicato il suo libro è sotto scorta per le minacce ricevute dai boss camorristici.
Gli elementi chiave dell’economia del “Sistema” sono il reparto tessile, l’edilizia e le tangenti sugli appalti, lo smaltimento dei rifiuti, il traffico e la distribuzione di droga e armi, il racket, ma anche il traffico di materiale contraffatto con la Cina e la proprietà di aziende e attività legali utilizzate per il riciclo del denaro sporco. Sono tanti i dettagli e i meccanismi che andrebbero spiegati, ma per quello vi rimando all’opera originale, che tra l’altro si legge in pochi giorni non solo perché è interessante e sbalorditiva è anche scritta con uno stile particolare che affascina e non annoia mai. Soffermiamoci un momento su alcuni elementi: per quanto riguarda l’edilizia la camorra, attraverso le sue aziende edili e le tangenti sugli appalti, riesce ad arrivare al Nord Italia dove l’attenzione nei confronti della mafia è minore, e ad accaparrarsi lavori per la costruzione di infrastrutture e altro (anche nella ricostruzione dopo il terremoto nel ’97 in Umbria). Lo smaltimento dei rifiuti, anche molto tossici, è controllato dalle aziende legate alla malavita che riescono a depositare rifiuti dove non è permesso, magari dove poi si edificherà qualche struttura in cemento armato. Il traffico e la distribuzione della droga sono l’elemento chiave dell’intera economia della camorra: la cocaina arriva dal Sud America attraverso la Spagna mentre l’eroina, l’hashish e la marijuana dall’Afghanistan e Paesi limitrofi. Prima di avviare la grande distribuzione l’eroina e la cocaina vengono testate su delle cavie, tossicodipendenti che accettano qualunque cosa pur di avere una dose, che spesso muoiono per il taglio sbagliato; la camorra vuole essere sicura che tutto fili liscio e che poi non muoia la gente per errori nel taglio delle dosi. Il racket poi lo pagano quasi tutti, diventa una sorta di servizio aggiunto, per non parlare dei prestiti “agevolati” offerti ai commercianti: infatti avere un credito con le banche normali sarebbe molto più difficile e a volte impossibile.
Leggendo questo libro ci si imbatte nella cruda realtà, vista con gli occhi di un giovane che è cosciente dell’enorme difficoltà che comporta combattere la camorra. Ma continua imperterrito nella sua lotta contro il male, attraverso la parola e non solo, una battaglia che dovrebbe diventare il programma politico dei governi che si susseguono, invece è solo momentanea: ne è un esempio Giovanni Falcone, che in vita è stato sempre ostacolato in tutti i modi mentre dopo la sua morte tutti sono diventati suoi amici, tutti si sono scagliati per un attimo contro la mafia, ma poi tutto è tornato nell’ombra…