Gianluca Grasso Heritage Art Association
Sonia Nifosi Motion Dance Group
Giulietta degli spiriti
Questi e altri fantasmi.
Una particolare ricostruzione di alcuni degli incubi e dei ricordi suggeriti dal film di Fellini. Una donna con una difficoltà di adattamento alla realtà, alla ricerca di fughe visionarie.
Realizzato con il sostegno del Comune di Roma in collaborazione con l’AGIS e la SIAE.
Dal 4 al 9 maggio si svolge al Teatro dell’Angelo lo spettacolo “Giulietta degli spiriti”, tratto dall’omonimo film (anno 1965) di Federico Fellini, il secondo a colori del grande regista italiano. Giulietta ha il forte sospetto che suo marito la tradisca, ben presto convalidato dalle ricerche di un investigatore privato interpellato su insistenza della madre. L’ambiente dell’alta borghesia in cui è immersa assume un significato di decadenza, in cui le diverse attività di volta in volta svolte dai personaggi paiono risultare espressione di noia e di ozio: sedute spiritiche, consulti di maghi, festini. Giulietta sembra quasi non appartenere a quel mondo, a seguirne gli esiti non con apatia ma con scarsa partecipazione. Giorgio, suo marito, era stato il suo primo amore e quando le aveva chiesto di sposarla immaginava che il matrimonio sarebbe stato un legame indissolubile, in cui lei era tutta per lui e viceversa. Ora invece lo sente confabulare nel sonno il nome di una certa Gabriella e lo sorprende più volte al telefono in un atteggiamento misterioso. Eppure le aveva promesso che mai le avrebbe mentito! La sua mente non regge il peso del tradimento, nulla nella sua vita sembra avere più un senso. Ed ecco che visioni e incubi iniziano a tormentarla, ricordi del passato riemergono improvvisamente nella sua mente sia durante il sonno sia nella veglia. L’intero mondo che circonda Giulietta assume contorni onirici.
Lo spettacolo portato in scena dal “Sonia Nifosi Motion Dance Group” è molto particolare: attraverso la danza si ripercorrono i capitoli principali del film mettendo in risalto le allucinazioni di Giulietta. Le scene e i costumi (di Red Bodò), chiaramente ispirati al film, in cui le parrucche sono elemento essenziale nel far rivivere i personaggi, ricreano quell’atmosfera visionaria che Fellini intendeva realizzare, con il contributo di luci e video (di Nicola Manuel Tallino). La musica di Mauro Bagella, nonostante sia di un genere completamente diverso dalla colonna sonora originale di Nino Rota, di cui è presente un frammento, si adatta facilmente alla ricostruzione. La regia e la coreografia è di Sonia Nifosi, che ha un’idea tutta peculiare della danza, considerata non solo quale tecnica artistica conseguita attraverso il corpo umano ma come parte di un tutto più grande, capace di dare un senso al movimento.
I nove danzatori, ognuno dei quali ha rappresentato un personaggio, sono stati in grado di trasmettere proprio le emozioni e le sensazioni di Giulietta, grazie anche all’espressività dei loro volti e alle loro labbra, sincronizzate con l’allestimento sonoro della parola realizzato da Marialisa Monna. Questo ha creato l’illusione dei dialoghi, fondamentali per il risultato complessivo che uno spettacolo tradizionale di danza non avrebbe potuto ottenere.
Carlo Guglielmo Vitale
Teatro dell’Angelo
Via Simone de Saint Bon n. 19 tel. 06/37513571 – 06/37514258
www.teatrodellangelo.it - [email protected]
Dal 4 al 9 maggio 2010
Dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17.30