E’ arrivato il Service Pack 1 di Windows Vista…
Una breve analisi per capire cosa introduce questo fondamentale aggiornamento
Dopo aver atteso con tanta pazienza e speranza il primo Service Pack di Windows Vista, ci siamo resi conto che la realtà era ben diversa. Certamente ci sono delle migliorie del prodotto, ma la sostanza rimane quasi la stessa.
L’installazione del Service Pack può avvenire in modi diversi: in automatico con Windows Update, manualmente o infine acquistando Windows con SP integrato. Nel primo caso dovremo scaricare circa 90 megabyte, nel secondo caso invece saremo costretti a scaricare il pacchetto completo di tutti gli aggiornamenti finora distribuiti (circa 480 Mb); nell’ultimo caso il Service Pack si installerà in fase di installazione del sistema operativo. Al momento non e’ disponibile la localizzazione della lingua italiana, per cui a meno di non possedere Windows Vista in una delle cinque lingue principali (inglese, tedesco, francese, spagnolo o giapponese) non sarà possibile eseguire l’agognato update.
L’aggiornamento nelle altre 35 lingue dovrebbe essere pronto per la fine del mese di aprile (quindi nel momento in cui leggete l’articolo!), compresa la nostra.
Dunque per provare l’SP1 abbiamo installato Vista in inglese. Non abbiamo avuto molto tempo a disposizione, e non era nemmeno molto quello necessario perché buona parte del pacchetto ha riguardato elementi “nascosti”.
Le migliorie che abbiamo potuto toccare con mano sono state poche. Se la velocita’ di avvio e’ rimasta quasi invariata, non così e’ stato per quella di spegnimento, più rapida. Il sistema e’ più performante, dopo pochi secondi dall’avvio del desktop e’ possibile aprire un’applicazione. E’ migliorata la velocità di trasferimento dei file sia all’interno dello stesso hard disk, sia tra due diversi, al contrario abbiamo un peggioramento tra una drive pen e l’hard disk. Anche l’estrazione dei file compressi e’ stato migliorato, soprattutto di quelli più corposi. Finalmente e’ stato modificato lo strumento della deframmentazione dei dischi rigidi: prima infatti non era possibile selezionare le singole unità e nemmeno visualizzarne lo stato, con l’SP1 possiamo scegliere quale disco deframmentare e pianificarne l’orario senza avere però una rappresentazione grafica della situazione. La modalità di ibernazione del sistema e’ più stabile (capitava infatti che si bloccasse) e più rapida.
Qui si esauriscono le novità toccabili con mano, ma non tutti i bug corretti: ben 479 correzioni! Elencarle tutte e’ impossibile, ricordiamone solo alcune, tralasciando quelle squisitamente tecniche. Il sistema di criptazione dei dati BitLocker e’ stato ampliato a tutte le unità, anche se e’ necessario applicarlo sul disco in cui e’ installato Windows per poterlo applicare su altri dischi. Il consumo di CPU e’ stato ridotto durante l’utilizzo di Internet Explorer 7 così come e’ più performante nella gestione di pagine web con javascript. Per quanto riguarda i notebook Windows dovrebbe consumare meno energia (importante per prolungare la durata delle batterie) ed essere più affidabile quando si collega uno schermo esterno. E’ stata migliorata la compatibilità di molti driver per stampanti ed inserito uno strumento per la risoluzione dei problemi di stampa locale. Infine sono state inserite novità in settori molto tecnici come un nuovo file system per drive pen molto capienti o il supporto alle librerie grafiche DirectX 10.1.
Con altri futuri aggiornamenti Windows Vista probabilmente potrà recuperare credibilità e fiducia negli utenti e nelle aziende, diventando il nuovo punto di riferimento per il mondo Windows: ricordiamoci infatti che anche il beneamato Xp ha travagliato a lungo prima di essere stato benedetto dagli utenti come il miglior OS di casa Microsoft!
Carlo Guglielmo Vitale